Esposizioni

EIELSON quipucamayoc

Cari amici e amiche,

nell’ambito delle celebrazioni per il Centenario dalla nascita del nostro Jorge Eduardo Eielson siamo lieti di invitarvi alla mostra EIELSON quipucamayoc, a cura di Patrick Charpenel, che si terrà a partire dal 05 marzo 2024 presso la galleria Travesía Cuatro di Madrid, fino al 08 maggio 2024.

Via aspettiamo numerosi

mostra Jorge Eielson, Testamento en Milán

Care amiche e cari amici,

siamo lieti di invitarvi alla mostra in onore di Jorge Eduardo Eielson che si terrà nella sede del Consolato Generale del Perù di Milano, a partire da giovedì 16 novembre alle ore 18:00.

Questa esposizione, nata grazie alla collaborazione con l’Archivio Eielson di Saronno, è il prologo delle celebrazioni del centenario della nascita del nostro amato Jorge che si terranno nel 2024, e siamo veramente onorati di ripartire dalla città di Milano.

Vi aspettiamo numerosi!

Maria Lai e Jorge Eielson – 100mila stelle

Care amiche e cari amici,
siamo veramente lieti di invitarvi alla mostra Maria Lai e Jorge Eielson – 100mila stelle, che si terrà al M.A.N. Museo d’Arte di Nuoro dal 14 Luglio 2023 al 17 settembre 2023.

È un onore per noi aver preso parte a questa esposizione che esplora l’intenso dialogo umano e artistico tra la grande artista sarda e il nostro amato Jorge, con la speranza che anche voi abbiate modo di poterla visitare.

La mostra, a cura di Elisabetta Masala, nasce da un’idea di Chiara Gatti e Marina Affanni ed è realizzata in collaborazione con: Regione Autonoma della Sardegna, Fondazione di Sardegna, Provincia di Nuoro, Archivio Maria Lai, Centro Studi Jorge Eielson e Archivio Eielson Saronno.

Vi aspettiamo numerosi, non rimarrete delusi

Mostra di José Bazán al Corridoio Fiorentino

Care amiche e cari amici,

siamo lieti di invitarvi all’inaugurazione della mostra dell’artista spagnolo José Bazán dal titolo Miradas suspendidas che si terrà Giovedì 16 marzo 2023 alle ore 18:30, presso il Corridoio Fiorentino, Palazzo Villani Stiozzi Ridolfi, Via Ricasoli 21, Firenze.

L’esposizione, che sarà visibile fino al 12 aprile, è realizzata dal Centro Studi Jorge Eielson, dalla Florence University of the Arts e dalla Fondazione Palazzi.

Per maggiori informazioni:
https://www.eventbrite.it/e/biglietti-miradas-suspendidas-persone-e-animali-nei-ritratti-di-jose-bazan-578803967247

Vi aspettiamo numerosi!

Eielson nel MACTE

Le opere di Jorge Eduardo Eielson sono parte della mostra collettiva SUB, a cura di Michele D’Aurizio, che si terrà al MACTE – Museo di Arte Contemporanea di Termoli.

Inaugurazione fissata per il 18 febbraio alle ore 18:00, seguita da tour guidato realizzato dal curatore della mostra.

Caterina Riva – 𝐬𝐮𝐛 𝘳𝘢𝘤𝘤𝘰𝘯𝘵𝘢 𝘴𝘵𝘰𝘳𝘪𝘦 𝘥𝘪 𝘮𝘪𝘨𝘳𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘪𝘯𝘤𝘢𝘳𝘯𝘢𝘵𝘦 𝘪𝘯 𝘰𝘨𝘨𝘦𝘵𝘵𝘪 𝘦 𝘰𝘱𝘦𝘳𝘦 𝘥’𝘢𝘳𝘵𝘦 𝘦 𝘳𝘪𝘮𝘦𝘴𝘤𝘰𝘭𝘢 𝘭𝘦 𝘤𝘢𝘵𝘦𝘨𝘰𝘳𝘪𝘦 𝘴𝘰𝘭𝘪𝘵𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘢𝘱𝘱𝘭𝘪𝘤𝘢𝘵𝘦 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘴𝘵𝘰𝘳𝘪𝘢 𝘥𝘦𝘭𝘭’𝘢𝘳𝘵𝘦 𝘪𝘯 𝘶𝘯𝘢 𝘱𝘳𝘰𝘱𝘰𝘴𝘵𝘢 𝘰𝘳𝘪𝘨𝘪𝘯𝘢𝘭𝘦 𝘱𝘦𝘯𝘴𝘢𝘵𝘢 𝘪𝘯 𝘳𝘦𝘭𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘱𝘰𝘴𝘪𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘭 𝘔𝘈𝘊𝘛𝘌.

Michele D’Aurizio – 𝐬𝐮𝐛 𝘤𝘳𝘦𝘢 𝘯𝘶𝘰𝘷𝘦 𝘴𝘪𝘯𝘦𝘳𝘨𝘪𝘦 𝘦 𝘯𝘶𝘰𝘷𝘪 𝘴𝘪𝘯𝘤𝘳𝘦𝘵𝘪𝘴𝘮𝘪. 𝘓𝘢 𝘮𝘰𝘴𝘵𝘳𝘢 𝘪𝘯𝘷𝘪𝘵𝘢 𝘪 𝘷𝘪𝘴𝘪𝘵𝘢𝘵𝘰𝘳𝘪 𝘢 𝘤𝘰𝘨𝘭𝘪𝘦𝘳𝘦 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘪 𝘥𝘪𝘢𝘭𝘰𝘨𝘩𝘪 𝘵𝘳𝘢 𝘭𝘪𝘯𝘨𝘶𝘢𝘨𝘨𝘪 𝘦 𝘵𝘦𝘮𝘢𝘵𝘪𝘤𝘩𝘦 𝘦 𝘢 𝘳𝘢𝘨𝘪𝘰𝘯𝘢𝘳𝘦 𝘴𝘶 𝘤𝘰𝘮𝘦 𝘧𝘰𝘳𝘮𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘱𝘰𝘴𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘢𝘱𝘱𝘢𝘳𝘪𝘳𝘦 𝘨𝘪𝘢̀ 𝘷𝘪𝘴𝘵𝘦, 𝘪𝘯 𝘳𝘦𝘢𝘭𝘵𝘢̀ 𝘳𝘪𝘧𝘭𝘦𝘵𝘵𝘰𝘯𝘰 𝘭𝘢 𝘥𝘪𝘧𝘧𝘦𝘳𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘦𝘵𝘯𝘪𝘤𝘢 𝘦 𝘤𝘶𝘭𝘵𝘶𝘳𝘢𝘭𝘦 𝘥𝘦𝘪 𝘴𝘪𝘯𝘨𝘰𝘭𝘪 𝘢𝘳𝘵𝘪𝘴𝘵𝘪.

Il Centro Studi Jorge Eielson ringrazia tutti coloro che hanno lavorato all’esposizione.

Mostra di Miguel Fabruccini

2 Febbraio 2023 ore 18:00

Inaugurazione della mostra

Cono de sombra y luz

Miguel Fabruccini: una retrospectiva

Sala Dalí del Instituto Cervantes, Piazza Navona 91, Roma

La mostra, ad ingresso gratuito, sarà visibile fino al 3 Marzo

Organizata dall’Instituto Cervantes di Roma grazie alla collaborazione dell’Ambasciata dell’Uruguay in Italia e il Centro di Studi Eielson, viene presentata la retrospettiva dell’artista uruguaiano residente a Firenze Miguel Fabruccini (Salto, 1949).

Attraverso 37 opere organizate in sei aree tematiche, i lavori di Fabruccini esplorano la relazione della pittura con l’universo letterario uruguaiano dando vita ad un stile espressivo unico e cosmopolita. Un viaggio esistenziale che, come coni di luce, si aprono alla percezione dei sentimenti.

Inoltre, per capire meglio l’universo artistico di Fabruccini, si sono organizzati tre incontri dedicati ad altri tanti scrittori uruguaiani: Mario Benedetti; Mauricio Rosencof e Felisberto Hernández.

Eielson e l’antico Perù

Jorge Eduardo Eielson e l’antico Perù

Mostra 8 novembre – 2 dicembre 2022

Biblioteca Umanistica dell’Università di Firenze

Inaugurazione 8 novembre ore 17.00

Saluto della Direttrice della Biblioteca D.ssa Laura Vannucci

Presentazione della mostra Mario Vargas Llosa

Percorso guidato attraverso le teche con libri, oggetti e tessuti preincaici e opere di Eielson

A cura di Antonella Ciabatti e Martha Canfield

Segue Aperitivo offerto dal Centro Studi Jorge Eielson

E’ gradita la prenotazione a info@centroeielson.com

Il nodo verticale

​27 ottobre 2022 ore 18.00

Es Baluard Museu d’Art Contemporani de Palma

Espacio A
Inaugurazione della mostra

Jorge Eduardo Eielson
Il nodo verticale

28 ottobre 2022 – 2 aprile 2023

Orario:
da martedì a sabato, dalle10.00 alle 20.00
Domenica, dalle 10.00 alle 15.00
La biglietteria chiuderà 30 minuti prima dell’ora di chiusura
Plaça Porta Santa Catalina, 10 07012 Palma
T. (+34) 971 908 200
museu@esbaluard.org

La mostra Il nodo verticale, dedicata all’artista Jorge Eduardo Eielson (Lima, 1924 – Milano,
Italia, 2006), offre l’opportunità di esaminare la sua produzione artistica dalla fine degli anni
Cinquanta fino alle ultime opere. Eielson è uno degli artisti visivi e poeti più radicali, nel senso
pieno del termine, e uno dei più poliedrici, con modi diversi di interrogare il mondo in cui viviamo
attraverso una sintesi di elementi grafici e riferimenti culturali.
Questo progetto espositivo retrospettivo, il primo del genere in Europa, esplora il rapporto
dell’artista con la letteratura, in particolare con la poesia, e con le arti plastiche. Un dialogo proficuo
in cui convergono le riflessioni dell’artista sul linguaggio. Un linguaggio inteso come struttura in cui
il simbolo indica, allo stesso modo, un inizio e una fine, un linguaggio che risponde a codici grafici
e visivi che fanno appello alla ragione e all’intuizione.
Meglio conosciuto in America Latina per la sua attività di poeta, appartenente alla cosiddetta
“Generazione degli anni ’50” – accanto a rinomati esponenti della letteratura peruviana come la
poetessa Blanca Varela, o gli scrittori Javier Sologuren, Sebastián Salazar Bondy o Julio Ramón
Ribeyro – Jorge Eduardo Eielson ha sviluppato, a partire dal suo autoesilio europeo, un corpus di
opere complesso e mutevole, in cui ha avviato un dialogo senza precedenti con aspetti della cultura
precolombiana peruviana, con il quipus andino come elemento chiave. I quipus erano sistemi di
corde annodate utilizzati, per oltre mille anni, per registrare informazioni contabili e/o narrative
nelle Ande. Questa forma di scrittura senza parole o carta combinava l’esperienza tattile e visiva per
codificare e decodificare i significati.
Le sue prime opere plastiche si basano su una riflessione sul paesaggio, inteso come interfaccia
in cui aprire fessure per comprendere forme di pensiero. Gradualmente, compie un lavoro di
semplificazione e sintesi in cui il quipu acquisisce una presenza autonoma in dialogo con il colore.
Il nodo è stato utilizzato come formula di rappresentazione universale e le complessità che
caratterizzano la società nel suo complesso sono ricadute su di loro come metafora.
Avvicinandosi agli anni Settanta, la sua ricerca lo porta a riflettere sullo spazio e su come certi
elementi possano abitarlo attraverso una serie di tensioni che puntano a un fuori campo.
Durante tutta la sua carriera, vissuta prevalentemente in Italia, ha mantenuto un dialogo tra la
cultura precolombiana e la mitologia mediterranea. Attraverso questo legame tra le due culture,
l’artista cerca il luogo universale che accomuna tutti gli esseri umani, e indica l’astrale o lo spaziale
come luoghi in cui l’essere, non solo umano, deve comprendere e conoscere.
Il suo lavoro plastico è stato rapidamente riconosciuto negli anni Settanta, quando ha partecipato
alla Documenta V curata da Harald Szeemann, considerata una delle più importanti del XX secolo,
alla Biennale di Venezia del 1972 e persino alle Olimpiadi di Monaco (annullate a causa dell’attacco
terroristico).