Gabriel García Márquez

Labirinti del potere

𝐓𝐚𝐧𝐝𝐞𝐦 – 𝐃𝐮𝐞 𝐥𝐢𝐛𝐫𝐢 𝐚 𝐜𝐨𝐧𝐟𝐫𝐨𝐧𝐭𝐨.
𝐕𝐞𝐧𝐞𝐫𝐝𝐢̀ 𝟏𝟔 𝐟𝐞𝐛𝐛𝐫𝐚𝐢𝐨 𝟐𝟎𝟐𝟒, 𝐨𝐫𝐞 𝟏𝟕.𝟑𝟎: 𝐋𝐚𝐛𝐢𝐫𝐢𝐧𝐭𝐢 𝐝𝐞𝐥 𝐩𝐨𝐭𝐞𝐫𝐞

Il lato oscuro del potere raccontato da due premi Nobel per la letteratura. Con “L’autunno del patriarca”, Gabriel García Márquez costruisce la storia immaginaria di un tiranno emblematico e dell’ambiguo rapporto con il popolo; ne “La festa del caprone”, Mario Vargas Llosa traccia con gli strumenti del romanzo la parabola di Rafael Leónidas Trujillo, per più di trent’anni dittatore della Repubblica Dominicana.

Parlerà dei due libri la professoressa Martha Canfield.

Martha Canfield è docente di letteratura ispanoamericana, poetessa e traduttrice. Ha analizzato le opere dei due autori protagonisti dell’incontro in numerose pubblicazioni. Si ricordano i volumi “El patriarca de García Márquez, arquetipo literario del dictador” (1994) e “Perù frontiera del mondo: Eielson e Vargas Llosa dalle radici all’impegno cosmopolita” (2013), entrambi pubblicati dall’Università di Firenze. Insieme a Mario Vargas Llosa è autrice di “Vie maestre”, un libro-conversazione pubblicato nel 2023 dall’editore Le Lettere. Sempre per Le Lettere ha curato nel 2022 il volume di Mario Vargas Llosa “Mezzo secolo con Borges”.

𝐋𝐞𝐭𝐭𝐮𝐫𝐞 𝐚 𝐜𝐮𝐫𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐠𝐫𝐮𝐩𝐩𝐨 𝐀 𝐕𝐨𝐜𝐞 𝐀𝐥𝐭𝐚.

9 marzo 2018 Ricordando Macondo

9 marzo 2018 Ricordando Macondo

In occasione dei 50 anni della pubblicazione di “Cent’anni di solitudine” di Gabriel García Márquez

Il Circolo delle vie Nuove, Centro Studi e Iniziative America Latina e il Centro Studi Jorge Eielson, hanno il piacere di invitarvi a partecipare dell’evento di commemorazione che si terrà il 9 marzo alle ore 21:00 nel Circolo delle “Vie Nuove” viale Donato Giannotti, 13 Firenze

È morto Gabriel García Márquez

E ora l’America Latina è ancora un po’ più sola
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Il 17 aprile 2014 si è spento a Città del Messico Gabo, lo scrittore Gabriel Garcia Marquez.
Era nato il 6 marzo del 1927 a Aracataca in Colombia.
Nel 1982 fu insignito del premio Nobel per la letteratura.
Con lui ci lascia un genio della letteratura latino americana.
 
Vogliamo ricordarlo con alcune parole che pronunciò in La solitudine dell’America Latina, il suo memorabile discorso di accettazione del Nobel.
«Noi inventori di favole, che crediamo a tutto, ci sentiamo in diritto di credere che non è ancora troppo tardi per intraprendere la creazione» di «una nuova e devastante utopia della vita, dove nessuno possa decidere per gli altri addirittura il modo in cui morire, dove davvero sia certo l’amore e sia possibile la felicità, e dove le stirpi condannate a cento anni di solitudine abbiano finalmente e per sempre una seconda opportunità sulla terra».

 

La repubblica

Corriere della sera

La stampa

El país

La soledad de América Latina

La solitudine dell’America Latina