arte contemporanbea

MALBA 21/09-21/10/2020

MUSEO MALBA 

BUENOS AIRES

La historia como rumor
Performances de movimiento múltiple

Con motivo de la celebración de su décimo noveno aniversario y en el contexto del museo (presencial) cerrado por el confinamiento decretado en marzo tras la irrumpción del Covid-19, Malba presenta “La historia como rumor”, un programa anual de exhibiciones online concebido por la directora Gabriela Rangel con el objetivo documentar y contextualizar un conjunto de performances que ocurrieron en distintos momentos y lugares de América y el Caribe, en una transición histórica marcada por el fin de la Guerra Fría y el inicio de Internet.

La storia come rumore
Performances di movimento multiplo

In occasione della celebrazione del suo diciannovesimo anniversario e data la chiusura del museo “in presenza”, prevista dalle disposizioni anti-Covid-19, Malba presenta La storia come rumore, un programma annuale di mostre online concepito dalla direttrice Gabriela Rangel con l’obiettivo di documentare e contestualizzare una serie di performances che si sono svolte in diversi momenti e luoghi dell’America e dei Caraibi, in una transizione storica segnata dalla fine della Guerra Fredda e dall’insorgenza di Internet.

4 maggio – 5 giugno 2019 Emilio Giossi

dal 4 maggio al 5 giugno 2019

Palazzo Pretorio di Anghiari

si terrà la mostra di Emilio Giossi

LEONARDO ELOGIO DELL’INTRECCIO

«L’arte come manifestazione dell’essere e come cammino “iniziatico” verso una comprensione posta ad un livello superiore di consapevolezza.
Emilio Giossi arriva ad Anghiari e a Milano sulle tracce di Leonardo in un percorso ideale che unisce i luoghi del genio, da Vinci, a Firenze, a Milano, ad Amboise, un itinerario che reca la magia del simbolo, la forza del colore come messaggio, l’enigma dell’arte come abbandono e manifestazione.
Emilio Giossi è un artista colto, di letture difficili, di meditazioni profonde e di dialoghi densi di filosofie e di connessioni interdisciplinari.» (Giammarco Puntelli)

16 marzo – 14 luglio 2019 MUDEC

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16 marzo 2019 / 14 luglio 2019

Al MUDEC
Museo delle Culture
via Tortona 56,  Milano

Milano città mondo #04 Perù 
Storie in movimento – Italiani a Lima, Peruviani a Milano

A cura di Giorgia Barzetti, Maria Matilde Benzoni e Carolina Orsini

Nella sezione introduttiva della mostra viene sinteticamente presentato il progetto Milano Città Mondo, e poi segue un breve excursus storico dei legami secolari, storici, culturali ed economici che uniscono Italia e Perù, a partire dai viaggi dell’esploratore meneghino Girolamo Benzoni (1519-1570), passando per Antonio Raimondi (Milano 1824-San Pedro de Lloc 1890), illustre scienziato che, con il suo lascito, è considerato uno dei fondatori della raccolta etnografica del Comune di Milano, oggi conservata al MUDEC, fino ad arrivare alla contemporaneità dedicata al Perù a Milano oggi.

La prima sezione è interamente dedicata ad Antonello Gerbi (1904-1976), eminente figura di storico ed economista, costretto a un lungo esilio in Perù all’epoca delle leggi razziali e durante la Seconda Guerra Mondiale. Lo studioso si stabilì a Lima tra il 1938 e il 1948, e si dedicò a importanti ricerche, divenendo un esperto conoscitore delle culture locali riconosciuto in Perù e a livello internazionale.

La seconda sezione raccoglie una piccola ma significativa raccolta dell’opera visuale di Jorge Eduardo Eielson (1924-2006), poliedrico artista peruviano, giunto in Europa nel 1948: dopo aver vissuto a Parigi e Roma, alla fine degli anni ‘70 si stabilì definitivamente a Milano. La sua arte è fondata e intrisa di legami con gli ambienti naturali e le culture preispaniche del Perù. La sua terra rimane presente, sia nell’opera artistica che in quella letteraria, come si vede, ad esempio, nella serie di dipinti astratti intitolati Paesaggio infinito della costa del Perù, così come più tardi attraverso il gesto arcaico di strappare e annodare, dapprima jeans e camicie e poi semplici tessuti di diversa misura e colore, perviene alla ricreazione del khipu, l’antico nodo della civiltà incaica.

La terza e ultima sezione è infine interamente dedicata al profilo attuale dell’ampia comunità peruviana milanese. Attraverso alcune videointerviste viene presentata al pubblico una selezione delle attuali e contemporanee storie in movimento di peruviani a Milano: storie, esperienze di vita che affrontano alcune tematiche ricorrenti e sentite di quella che oggi è la quarta comunità di nuovi cittadini residenti a Milano.

Le interviste sono una restituzione parziale, ma necessaria, dell’ampio lavoro di campo condotto nel corso del 2018 da un team di antropologhe coordinate dalla prof.ssa Sofia Venturoli dell’Università di Torino e dalla Dott.ssa Carolina Orsini conservatrice del Mudec, su alcune famiglie peruviane residenti a Milano.

Accompagna la mostra un ricco palinsesto di attività, organizzato dall’ Ufficio Reti e Cooperazione Culturale, che prevede la realizzazione di conferenze, incontri, visite e laboratori.

PROGRAMMA

9-16 Aprile 2018 mostra di Emilio Giossi

Dal 9 al 16 aprile 2018
si terrà la mostra

Forse Goethe

È una mostra che nasce dal dialogo tra la pittura di Emilio Giossi e la poesia di Martha Canfield.
Nella Saletta del Chiostro della Biblioteca Umanistica dell’Università di Firenze sono presentati alcuni dei dipinti esposti nella mostra Nero cuore dell’alba che si è tenuta presso il Consiglio della Regione Toscana, al Palazzo del Pegaso, Firenze.

Nero cuore dell’alba prende il nome da un verso di Martha Canfield tratto dalla poesia “Carezza della terra” e, unitamente, è anche il titolo di un dipinto del maestro Emilio Giossi (una bellissima e triste donna velata) come a stabilire, fin da subito, il forte legame che unisce la lirica della Canfield alla pittura di Giossi. Relazione affascinante: incanta perché i suoni dei versi suggeriscono colori e linee che il pittore sa cogliere al volo e poi interpretare con bravura attraverso la sua arte, realizzando disegni e immagini corpose, suadenti che sembrano venire dall’oscurità, afferrare la vita dal nulla. E poi dal dipinto si torna di nuovo al testo scritto in un continuo movimento di significati e vibrazioni che colpiscono e alimentano la fantasia del lettore (di poesia e di immagini), lo stimolano verso quel deragliamento dei sensi di rimbaudiana memoria dove l’A è nera e la U verde.

Alessio Brandolini (dal catalogo Nero cuore dell’alba, Firenze 2018