Archivio 2014

Jorge Eielson. Gesti ancestrali e forme attuali

Jorge Eielson

Gesti ancestrali e forme attuali

Gestos ancestrales y formas actuales

Ancestral gestures and present-day forms

Pubblicazione in occasione della mostra al Robert F. Kennedy Center di Firenze, dal 04/06 al 04/07/2014
a cura di Martha L. Canfield e Antonella Ciabatti

Firenze 2014, 120 pp.

ISBN: 9788890518935
Prezzo di copertina €. 15,00

Gesti ancestrali

giovedì 4 dicembre 2014 Hofstra Un.


Giovedi 4 dicembre 2014


09:30-21:00
 
Leo A. Guthart Cultural Center Theater

 

Joan and Donald E. Axinn Library

 

Primo Piano
South Campus
 
In onore del grande poeta peruviano e artista Jorge Eduardo Eielson (1924-2006)
commenti, letture e immagini
di importanti scrittori e studiosi provenienti da Perù, Stati Uniti e Italia
 

Partecipa la nostra presidente Martha Canfield con la conferenza
Fundadores de siglo XX: Jorge Eduardo Eielson y la poesía verbo-voco-visual / Founders of the Twentieth Century: Jorge Eduardo Eielson and Verb-Voco-Visual Poetry
 

Programma: Hofstra University

 

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18-22 novembre 2014 Convegno a Lima

Importanti studiosi provenienti dalle università di Perù, Italia, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti
parteciperanno a Lima, da Martedì 18 a Sabato 22 novembre 2014,
al Congresso Internazionale

Parola, colore e materia nell’opera di Jorge Eduardo Eielson


L’evento è organizzato dalla Casa de la literatura peruana
in coordinamento con il Centro Studi Jorge Eielson
e con il sostegno dell’Istituto Italiano di Cultura,
il Museo de Arte de Lima (MALI) e la Biblioteca Nacional del Perù.

 

Parteciperanno tra gli altri la presidente del nostro Centro Studi, Martha Canfield, la vicepresidente, Antonella Ciabatti, insieme a Enzo Minarelli, artista, Giovanna Minardi, ricercatrice dell’Università di Palermo e Claudia Ianniciello, ispanista.
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Casa de la literatura peruana

30 settembre 2014 Jorge Arbeleche

Nell’ambito del festival internazionale di poesia
 
voci lontane, voci sorelle
 
Martedì 30 settembre alle ore 21.15
Biblioteca delle Oblate, Sala Conferenze
 
LETTURA dei poeti
Jorge ARBELECHE (Uruguay)
Guido MAZZONI (Italia) 
Janice KULYK KEEFER (Canada)
 
Introducono
Martha CANFIELD,
Riccardo DONATI
Brenda PORSTER
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Álvaro Mutis e Luca Rosi

Il 21 e 22 settembre 2013, a distanza di poche ore uno dall\’altro, morivano il nostro caro amico e poeta italo-venezuelano Luca Rosi e il poeta e scrittore colombiano Álvaro Mutis.

Vogliamo ricordarli entrambi.

mutis

Álvaro Mutis 
de Las Obras perdidas, 1965

Ciudad
 
Un llanto,
un llanto de mujer
interminable,
sosegado,
casi tranquilo.
En la noche, un llanto de mujer me ha despertado.
Primero un ruido de cerradura,
después unos pies que vacilan
y luego, de pronto, el llanto.
Suspiros intermitentes
como caídas de un agua interior,
densa,
imperiosa,
inagotable,
como esclusa que acumula y libera sus aguas
o como hélice secreta
que detiene y reanuda su trabajo
trasegando el blanco tiempo de la noche.
Toda la ciudad se ha ido llenando de este llanto,
hasta los solares donde se amontonan las basuras,
bajo las cúpulas de los hospitales,
sobre las terrazas del verano,
en las discretas celdas de la prostitución,
en los papeles que se deslizan por solitarias avenidas,
con el tibio vaho de ciertas cocinas militares,
en las medallas que reposan en joyeros de teca,
un llanto de mujer que ha llorado largamente
en el cuarto vecino,
por todos los que cavan sus tumba en el sueño,
por los que vigilan la mina del tiempo,
por mí que lo escucho
sin conocer otra cosa
que su frágil rodar por la intemperie
persiguiendo las calladas arenas del alba.
 
Città
Un pianto,
un pianto di donna
interminabile,
soffocato,
quasi tranquillo.
Nella notte, un pianto di donna mi ha svegliato.
Prima il rumore di una serratura,
dopo dei piedi che tentennano
e in seguito, a un tratto, il pianto.
Sospiri intermittenti
come cadute di un\’acqua interna,
densa,
imperiosa,
inesauribile,
come una chiusa che accumula e libera le acque
o come elica segreta
che interrompe e poi ricomincia il suo lavoro
travasando il bianco tempo della notte.
Tutta la città si è impregnata a poco a poco di questo pianto,
perfino i terreni abbandonati dove si getta la spazzatura,
sotto le cupole degli ospedali,
sopra le terrazze dell\’estate,
nelle discrete celle della prostituzione,
nelle carte che girano sui viali spopolati,
con l\’emanazione tiepida di certe cucine militari,
sulle medaglie che riposano dentro le teche speciali,
un pianto di donna che è durato lungo tempo
nella stanza vicina,
per tutti coloro che scavano la propria tomba nel sonno,
per coloro che sorvegliano la mina del tempo,
per me che lo ascolto
senza conoscere altro
che il suo debole rotolare all\’aria aperta
per inseguire le silenti sabbie dell\’alba.
 
(Traduzione di Martha Canfield)
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Luca Rosi

SAN MARTINO 2005 (inedito)
 
Il tremolio delle luci dei lampioni da poco accesi
accarezza le sinuose colline fiesolane
che dietro i vetri delle mie finestre
s’insinuano pudiche nell’alveo della mia memoria
mentre il tramonto d’un tiepido novembre
mi ripropone amati versi carducciani
tra nostalgie di caldarroste e ribollir di mosti nuovi…
 
Ma è ingannevole questa mestizia
che mi avvolge come abbraccio di donna
o nostalgia del ritorno a un’infanzia ormai lontana?
 
Eppur la sento e sento che devo possederla tutta
senza remore o pudori, assaporarla fino in fondo
superando malesseri ideologici
sensi di colpa e d’impotenza per il dolore del mondo…
 
E quando le tenebre finiscono per chiudere lo sguardo
e si confondono ai fumi di sterpaglie che lentamente bruciano
come incenso o come dono o illusione
archivio riletture e scelte di mie vecchie poesie
e abbraccio il sorriso dei nipoti, i loro giochi, le loro fantasie
le loro inquiete esuberanze e le gratuite tenerezze.
 
Firenze, 11 novembre 2005
 
*Questa poesia l’ho scritta  l’11 novembre del 2005, giorno di San Martino, direttamente al computer, dopo aver lavorato per l’intero pomeriggio a rileggere, scegliere e trascrivere alcune mie poesie tratte da Terra calcinata, Guaicaipuro  e L’età dell’uomo, oltre ad alcuni fascicoli di “Collettivo R” e dalla raccolta inedita La edad de las cornucopias de oro. Arrivati all’ora del tramonto e mentre Neri stava per finire il suo pisolino quotidiano e Matteo stava per tornare da scuola e dal corso di pallacanestro, mi lasciai trasportare dal desiderio di godermi quello stupendo tramonto novembrino… E questa poesia è dedicata in modo molto speciale a “ricordare” quel momento e la particolare tenerezza che mi ispirarono sia il tramonto sia la presenza dei nipoti. Possano un giorno leggerla e rivivere, per quanto possibile, quell’ineffabile momento…

Agenda Vargas Llosa e Mostra Eielson

Il Centro Studi Eielson invita a partecipare alle iniziative che si terranno dal 3 al 5 giugno 2014
In queste date il premio Nobel per la letteratura Mario Vargas Llosa sarà a Firenze dove riceverà la Laurea Honoris Causa dell’Università di Firenze e dove inaugurerà la mostra Jorge Eielson. Gesti ancestrali e forme attuali.

LAUREA HONORIS CAUSA A MARIO VARGAS LLOSA

Lectio magistralis di Mario Vargas Llosa:

AGENDA di MARIO VARGAS LLOSA a FIRENZE – GIUGNO 2014

martedì 3 giugno: ore 17.30 – Biblioteca delle Oblate, colloquio tra Claudio Magris e Mario Vargas Llosa a partire dal libro di cui sono coautori, La letteratura è la mia vendetta, Mondadori, nella cornice del programma «Leggere per non dimenticare», diretto da Anna Benedetti. L’incontro sarà introdotto dalle proff. Ernestina Pellegrini e Martha Canfield.

 

mercoledì 4 giugno: ore 10.30 – Aula Magna del Rettorato dell’Università di Firenze, cerimonia della Laurea Honoris Causa, laudatio a cura di Martha Canfield. Titolo della lectio magistralis di Mario Vargas Llosa: Boccaccio in scena.

ore 18.00 – Robert F. Kennedy Center inaugurazione della mostra di Jorge Eielson, Gesti ancestrali e forme attuali, a cura di M. Canfield e A. Ciabatti. Parole di apertura di Mario Vargas Llosa.

    giovedì 5 giugno: ore 11.00 – Aula Magna del Rettorato dell’Università di Firenze, presentazione del libro Perù frontiera del mondo. Eielson e Vargas Llosa: dalle radici all’impegno cosmopolita, e dell’ultimo numero della rivista LEA, dedicato a Vargas Llosa e a Fernando de Szyszlo. Colloquio con gli studenti.

 

ore 17.00 – Fiesole, incontro con l’Associazione NEM (Nuovi eventi musicali), dove  Mario Vargas Llosa riceverà un premio per il suo libro La civiltà dello spettacolo, pubblicato da Einaudi.

venerdì 6 giugno: partenza dei coniugi Vargas Llosa per Torino, dove il giorno dopo lo scrittore riceverà la laurea honoris causa presso l’Università degli Studi di Torino.

locandina_gesti_ancestrali

Per informazioni

Centro Studi J. Eielson

info@centroeielson.com 
Tel. 055/23.98.949 // Cell. 347/53.55.504 // Fax. 055/23.98.040
sede operativa Piazza Brunelleschi 3/4 50121 Firenze

 

 

 

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È morto Gabriel García Márquez

E ora l’America Latina è ancora un po’ più sola
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Il 17 aprile 2014 si è spento a Città del Messico Gabo, lo scrittore Gabriel Garcia Marquez.
Era nato il 6 marzo del 1927 a Aracataca in Colombia.
Nel 1982 fu insignito del premio Nobel per la letteratura.
Con lui ci lascia un genio della letteratura latino americana.
 
Vogliamo ricordarlo con alcune parole che pronunciò in La solitudine dell’America Latina, il suo memorabile discorso di accettazione del Nobel.
«Noi inventori di favole, che crediamo a tutto, ci sentiamo in diritto di credere che non è ancora troppo tardi per intraprendere la creazione» di «una nuova e devastante utopia della vita, dove nessuno possa decidere per gli altri addirittura il modo in cui morire, dove davvero sia certo l’amore e sia possibile la felicità, e dove le stirpi condannate a cento anni di solitudine abbiano finalmente e per sempre una seconda opportunità sulla terra».

 

La repubblica

Corriere della sera

La stampa

El país

La soledad de América Latina

La solitudine dell’America Latina