Anno: 2010

Mostra di Volf Roitman aprile 2010

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a cura di
Martha Canfield e Antonella Ciabatti
*

 

Firenze, 26 aprile 2010
Comunicato Stampa

Volf Roitman, l’importante, eclettico artista Madì di cui è in corso la mostra Volf Roitman. Dal Madì alla Rivoluzione Ludica, presso la Sala delle ex-Leopoldine, piazza Tasso n. 7, è mancato ieri, 25 aprile 2010, nella sua casa di Tampa, Florida.
Alle ore 18 del 28 aprile 2010, giorno di chiusura della mostra, sarà reso omaggio all’artista, presso la sede dell’esposizione, con letture dai suoi testi letterari.

Volf Roitman, artista uruguayano che ha girato e vissuto in tutto il mondo è stato pittore e scultore, architetto, romanziere, drammaturgo, cineasta e umorista, e la sua opera è sempre stata innovativa e giovane. Nella mostra sono esposte opere che coprono un arco di 60 anni di attività, con particolare attenzione alle creazioni degli ultimi anni.
Nei giorni 20-21 aprile 2010, presso l’Aula magna del Rettorato dell’Università di Firenze, si è tenuto un convegno in cui è stata approfondita la figura di Roitman artista, il suo rapporto con il movimento Madì e, infine, la sua opera letteraria di poeta, romanziere, narratore e drammaturgo.


Mario Vargas Llosa: Nobel per la letteratura 2010

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L’Accademia reale svedese ha conferito il premio Nobel per la letteratura 2010 allo scrittore peruviano Mario Vargas Llosa

per «la sua cartografia delle strutture del potere e per la sua acuta immagine della resistenza, della rivolta e della sconfitta dell’individuo».

Mario Vargas Losa è il primo scrittore peruviano a ricevere il Nobel.

Saggista, polemista, critico letterario, grande romanziere, Mario Vargas Llosa è, fin dalla fondazione, il Direttore del Comitato scientifico del nostro Centro Studi.

Juan Gelman 7 dicembre 2010

In occasione della Giornata Internazionale dei Diritti Umani

Juan Gelman: poesia come strumento e come sfida

Martedì 7 dicembre 2010, ore 17.00

Il 10 dicembre è la giornata internazionale dei Diritti Umani che quest’anno il Centro Studi Eielson, insieme alla Fondazione il Fiore e all’Università di Firenze, vuole ricordare rendendo omaggio a Juan Gelman, uno dei poeti che la dittatura argentina degli anni Settanta ha duramente colpito.

Durante l’incontro oltre a interventi sull’opera del poeta ci saranno letture poetiche e un’esibizione di tango.

Mostra Collettivo R

40° Anniversario di COLLETTIVO R / ATAHUALPA

Quadrimestrale di poesia

1970 – 2010 UN PROGETTO LUNGO 40 ANNI

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Nei locali della storica Biblioteca Marucelliana si apre la mostra dedicata ai 40 anni della rivista «Collettivo R / Atahualpa» Quadrimestrale di poesia della città di Firenze.

Vi sono esposti tutti gli esemplari della rivista e dei Quaderni pubblicati dal 1970 al 2010 oltre a numerose fotografie e manifesti delle iniziative promosse in questi 40 anni dalla rivista e originali di opere grafiche di artisti che hanno collaborato con la rivista.

 

Nell’ambito della mostra, il 19 dicembre 2010, sarà presentata la raccolta poetica di Antonino Contiliano Erosdiade. La binaria dell’asiento, uscito nei Quaderni nel marzo 2010.

Amo los astros los amaneceres

AMO LOS ASTROS LOS AMANECERES

Las aguas amargas
Las anguilas y las algas
Los árboles antiguos y las alimañas
Amo los armarios y las agujas
Las habitaciones amplias y sin almohadones
Los ángeles atroces pero arrodillados
Los amores de antes algo amarillentos
Casi siempre absurdos y aterciopelados
Y todas las palabras que empiezan por A
Aunque no digan
Ah

AMO GLI ASTRI E LE ALBE

Le acque amare
Le anguille e le alghe
Gli alberi annosi e gli animali
Amo gli armadi e gli aghi
Le abitazioni ampie e senza arredi
Gli angeli atroci ma abbassati
Gli amori antichi un po\’ annebbiati
Quasi sempre assurdi e ammalianti
E tutte le parole che iniziano per A
Anche quelle che non fanno
Ah

(trad. di Martha Canfield)

Balanza

BALANZA

Es sólo un rayo
Proveniente de la nada
O quizás una mirada
Y yo que vivo
Con la luz
De un vaso de agua
En una mano
Y todo el peso
Del planeta
En la otra mano.
(De Pequeña música de cámara, Milano 1965)

BILANCIA

È soltanto un raggio
Procedente dal niente
O forse è uno sguardo
E io che vivo
Con la luce
Di un bicchier d\’acqua
In una mano
E tutto il peso
Del pianeta
Sull\’altra.

(trad. di Martha Canfield)

Canción

CANCIÓN

Esta mañana
En una esquina del jardín
He enterrado mi corazón
No sé realmente
Si se trata de mi corazón
O de mi saxofón
Es posible también
Que mi corazón
Sea sólo una combinación
De mi sexo con mi saxofón
O que no exista el jardín
Sino tan sólo una canción
Que yo confundo con mi corazón
Y con mi saxofón.

CANZONE

Stamani
In un angolo del giardino
Ho sotterrato il mio cuore
Non so se veramente
Si tratti del mio cuore
O del mio sax
È possibile pure
Che il mio cuore
Sia soltanto una combinazione
Del mio sesso con il mio sax
E che non ci sia il giardino
Ma soltanto una canzone
Che io scambio con il mio cuore
E con il mio sax.

(trad. di Martha Canfield)

Ceremonia solitaria entre papeles y palabras

CEREMONIA SOLITARIA ENTRE PAPELES Y PALABRAS

Completamente solo entre papeles
Repletos de palabras
Entre alimentos que se vuelven sueños
Uñas excrementos
Y alimentos que se vuelven llanto
Huesos pensamiento
Entre cortinas que se abren
Como amaneceres y cortinas que se cierran
Como cicatrices. Solo entre sombras
Semejantes a otras sombras
Sombras de objetos que no son objetos
Sino torbellinos
De materias que sollozan y que tosen
Y que nunca fallecen
Siempre entre sombras entre sombras solamente
Acariciando una pared cualquiera
Un puñado de tierra en el bolsillo
Células muertas que antes fueran padres y madres
Tíos hermanos amigos
Ahora convertidos en palabras
Completamente solo entre fragmentos
De personas que no son personas
Sino racimos de botones e intestinos
Persiguiendo el mundo entero
En el fondo de un tintero
Hasta llegar al fin de la escritura
En donde muere la palabra
Y se levanta soberana la sonrisa
De la nada la misteriosa pelota de papel
Que ahora aprieto nuevamente
En una mano
(De Ceremonia solitaria, Milano 1964)

CERIMONIA SOLITARIA FRA PEZZI DI CARTA E PAROLE

Completamente solo fra le carte
Piene di parole
Tra cibi che diventano sogni
Unghie escrementi
E cibi che diventano pianto
Ossi pensieri
Tra tende che si aprono
Come un mattino e tende che si chiudono
Come cicatrici. Solo fra le ombre
Simili ad altre ombre
Ombre di oggetti che non sono oggetti
Ma vortici
Di materie che singhiozzano e tossiscono
E che mai periscono
Sempre tra ombre tra ombre unicamente
Ad accarezzare un muro qualunque
Una manciata di terra in tasca
Cellule morte che prima furono padri e madri
Zii fratelli amici
Ora trasformati in parole
Totalmente solo tra frammenti
Di persone che non sono persone
Ma grappoli di bottoni e di intestini
A inseguire il mondo intero
Nel fondo di un calamaio
Fino ad arrivare alla fine della scrittura
Dove la parola muore
E s\’innalza sovrano il sorriso
Del nulla la misteriosa palla di carta
Che ora stringo di nuovo
In una mano

(trad. di Martha Canfield)

Ceremonia solitaria en compañía de tu cuerpo

CEREMONIA SOLITARIA EN COMPAÑÍA DE TU CUERPO

Penetro tu cuerpo tu cuerpo
De carne penetro me hundo
Entre tu lengua y tu mirada pura
Primero con mis ojos
Con mi corazón con mis labios
Luego con mi soledad
Con mis huesos con mi glande
Entro y salgo de tu cuerpo
Como si fuera un espejo
Atravieso pelos y quejidos
No sé cuál es tu piel y cuál la mía
Cuál mi esqueleto y cuál el tuyo
Tu sangre brilla en mis arterias
Semejante a un lucero
Mis brazos y tus brazos son los brazos
De una estrella que se multiplica
Y que nos llena de ternura
Somos un animal que se enamora
Mitad ceniza mitad latido
Un puñado de tierra que respira
De incandescentes materias
Que jadean y que gozan
Y que jamás reposan

CERIMONIA SOLITARIA IN COMPAGNIA DEL TUO CORPO

Penetro il tuo corpo il tuo corpo
Di carne penetro sprofondo
Fra la tua lingua e il tuo sguardo puro
Prima con i miei occhi
Il mio cuore le mie labbra
Dopo con la mia solitudine
Con le mie ossa il mio glande
Entro ed esco dal tuo corpo
Come se fosse uno specchio
Passo tra peli e gemiti
Non so quale è la tua pelle o la mia
Quale il mio scheletro o il tuo
Il tuo sangue brilla nelle mie arterie
Simile a una stella
Le mie braccia e le tue braccia sono quelle
Di un astro che si moltiplica
E ci riempie di dolcezza
Siamo un animale che si innamora
Metà cenere e metà battito
Una manciata di terra che respira
Di materie incandescenti

(trad. di Martha Canfield)